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venerdì 22 novembre 2013

DARKO PANCEV da Cobra a Ramarro.

Darko Pancev "il cobra" nasce il 7 settembre 1965 a Skopje, attuale capitale della Macedonia. Attaccante puro veloce e letale passa gli anni delle giovanili con la squadra della sua città il Vardar, fino a quando nel 1988 fa il suo esordio in grande stile nel calcio che conta con la maglia della Stella Rossa di Belgrado, un periodo fantastico quello che il Cobra trascorre nella capitale slava, tanto che in 91 presenze complessive con i biancorossi segna la bellezza di 84 reti. 
Numeri impressionati per un giocatore che diventa ben presto l’idolo della curva, contribuendo anche alla storica conquista della Coppa dei Campioni della stagione 1990/1991 nella storica finale giocata al San Nicola di Bari seguita poi dalla vittoria nella Coppa Intercontinentale. 
Si tratta della stagione dell’apoteosi per Darko, arriva addirittura secondo dietro a Papin nella classifica del Pallone d'oro mentre vince il titolo di miglior marcatore europeo con 34 gol, conquistando di fatto la Scarpa d’Oro, che però gli verrà riconosciuto solo più avanti perchè la federazione calcistica cipriota protesta, argomentando il fatto che c’era stato un non meglio precisato calciatore che aveva segnato 40 gol nel corso del campionato dell’isola mediterranea. Dopo diverso tempo si capì che c’era qualcosa che non andava, rivelandosi il fatto sostanzialmente una bufala, tanto che solo nel luglio del 2007 il presidente dell’UEFA Platini conferisce a Pancev la Scarpa d’Oro di quella stagione.
Sta di fatto che la fama di bomber di razza del nostro Pancev travalica i confini nazionali, tanto da arrivare anche in Italia, dove l’Inter del presidente Pellegrini lo acquista per la bella cifra di 14 miliardi di lire facendogli firmare un quadriennale da 2 miliardi di lire!!! Tra squilli di tromba e tappeti rossi, Pancev sbarca a Milano con un hovercraft nelle acque del naviglio: nelle su prime due stagioni gioca 12 partite complessive segnandone 1, sbagliandone a iosa e guadagnandosi le imprecazioni della “San Siro” nerazzurra. 

Nessuno sa più a che santo votarsi per farlo segnare, così Pancev viene girato in prestito per disperazione alla formazione tedesca del Lipsia, dove mantiene la stratosferica media di una rete in dieci partite, contribuendo, stavolta in maniera negativa, alla retrocessione della squadra teutonica. Siccome nella vita un pizzico di masochismo c’è sempre, il furbo contrabbandiere macedone Darko torna baldanzoso a Milano, dichiarando apertamente di voler ricominciare da capo, facendo tabula rasa della prima infelice esperienza italiana per conquistare definitivamente un palcoscenico tanto prestigioso.
Invece è un nuovo buco nell’acqua. Nella sua seconda avventura nerazzurra Pancev gioca la miseria di 7 gare, mettendo a segno solamente 2 gol, mandando definitivamente in fumo i suoi sogni di gloria e quelli dei tifosi che ancora credevano nelle favole. 

Si trasferisce di nuovo in Germania, prima al Fortuna Dusseldorf e poi in Svizzera, tesserato per il Sion, dove termina la sua carriera a due facce nel 1997. 

Nonostante il fallimento della sua vita calcistica al di fuori dei confini della sua Jugoslavia, è stato eletto miglior calciatore della storia della Macedonia degli ultimi 50 anni. Appese le scarpette al chiodo per la gioia dei cuori interisti è diventato procuratore, lavorando nella squadra che lo lanciò da giovane, il Vardar Skopje.

«In Jugoslavia sono stato capocannoniere del campionato per quattro volte. Non dico che faro’ altrettanto in Italia perche’ so che le difficolta’ saranno maggiori, ma aspettate prima di giudicare. L’Inter ha un attacco molto potente: io, Sosa e Schillaci possiamo segnare gol a grappoli» Darko Pancev.


 

giovedì 21 novembre 2013

George Best

La storia di oggi inizia da un paese lontano: Olanda, 1976. Bert Nederlorf è un giornalista sportivo; siamo nel periodo delle gare di qualificazione ai campionati europei che si sarebbero giocati in Jugoslavia. Con la partita contro l'Irlanda del Nord che si avvicinava, il caporedattore di Bert gli chiede un articolo su George Best, che non stava attraversando un periodo particolarmente
felice: 30 anni, cacciato dallo United e in relazione fissa con l'alcol. Non proprio il ritratto del campione. Così Bert vola a Londra e si accomoda in tribuna stampa al Cottage per vedere Fulham - Southampton. Tornato in patria, il commento è lapidario: Best viene descritto dallo stesso Nederlorf come una "superstar decaduta non più in grado di fare il minimo necessario per essere considerato un buon calciatore".

Qualche centinaio di miglia più lontano, il collega inglese Bill Elliot si trovava a Rotterdam al seguito della nazionale nordirlandese; intervistando Best, e conscio del fatto che l'Olanda era la miglior nazionale in circolazione e Cruyff ne era la figura carismatica, gli chiede: "che cosa ne pensi di Cruyff?" George rispose: "outstanding, incredibile!" "Meglio di te?" Best lo guardò, sorrise e gli rispose: "stai scherzando vero? Ti dico cosa farò stasera..I'll nutmeg Cruyff first chance I get"

Il resto è leggenda, tanto che non esistono foto o filmati che possano testimoniare quello che è successo sul campo, dobbiamo affidarci alle parole di chi c'è stato, e lo stesso Elliot scrisse così: "Dopo 5 minuti di gioco, Best ricevette palla largo sulla sinistra. Invece di puntare dritto verso la porta corse verso il centro del campo, lasciò dietro di sè almeno tre olandesi e trovò il suo obiettivo in Cruyff che era largo a destra. Corse versò di lui e gli mise il pallone davanti, lo squadrò con la sua occhiata beffarda tipica di chi sa di vincere e gli fece passare il pallone tra le gambe. E mentre gli girava intorno per riprendere il pallone e correre via, senza degnarlo di uno sguardo gli mostrò il dito medio della mano destra. Solo pochi di noi in tribuna stampa sapeva cosa veramente significava quella bravata. Johann Cruyff il migliore al mondo? State scherzando? Solo un povero idiota avrebbe pensato una cosa del genere quella sera"

Bert Nederlorf confermò che quella sera Best giocò una partita assolutamente incredibile, guidando i suoi a un inaspettato pareggio finendo addirittura il primo tempo in vantaggio per 0-1. Bert aggiunse anche un aneddoto: "Dopo la partita, guardai l'allenatore olandese, Jan Zwartkruis. In risposta ricevetti l'occhiataccia più gelida della mia vita. Forse non avrei dovuto dirgli prima dell'inizio che Best non rappresentava niente di cui preoccuparsi.."

"Tu sei il più forte, ma solo perchè io non ho tempo" [cit. George Best]
 

lunedì 29 luglio 2013

Stig Tofting....nessun rimpianto


Oggi vogliamo parlarvi di un grandissimo giocatore che durante gli anni '90 ci ha entusiasmato alla grande, ma non con dribbling, veroniche, punizioni o giocate spettacolari, perchè Stig Tofting in campo non giocava, lavorava proprio come quando da giovane per vivere, azionava carrelli elevatori. Horning è un paesino della contea di Arhus,8 mila anime incorniciate nel più classico dei paesaggi scandinavi è qui che nasce Stig. Immaginatevi questa scena,un tredicenne torna a casa dagli allenamenti,apre la porta e trova padre e madre morti, agghiacciante,una di quelle cose che ti può rovinare l'esistenza per sempre,specie quando scopri che è stato tuo padre ad uccidere tua madre per poi togliersi la vita. Questa sinceramente è un qualcosa che non avrei voluto scrivere,ma che in seguito vi farà capire quanto è amato "Toffe"in Danimarca. L'adolescenza turbolenta porta il giovane Stig a frequentare giri poco raccomandabili in quel di Aarhus. Pare fosse nel giro della banda di motociclisti degli Hells Angels, sembra che rimase invischiato addirittura in qualche sparatoria,voci lo vorranno in seguito implicato in un furto d'oro,oro poi fatto fondere in Germania,tante sono le storie ma una sola verità inoppugnabile,Stig Tofting era prima di tutto uno straordinario calciatore unico nel suo genere. Comincia la sua carriera nel 1988 militando nell'AGF Aarhus dove fino al 93 raccoglie quasi un centinaio di presenze. Qualcuno comincia ad accorgersi di lui,di quel mastino che corre e lotta a tutto campo difendendo con irruenza e sradicando palloni dalle gambe dell'avversario,l'Amburgo ci butta un occhio è lo ingaggia in quella stagione arriva pure l'esordio in nazionale,contro gli Usa a Tampa. Nel 94 l'Amburgo lo da in prestito all'Odense e nel 95 dopo un prestito l'AGF si riappropria del cartellino,collezionerà altre 70 presenza mettendo a segno anche qualche rete,poi passerà ai rivali dell'Odense per la seconda volta e quindi al Duisburg è il 1997. Grazie al Duisburg Stig viene convocato per il mondiale Transalpino,dove giocherà uno spezzone nel girone contro i padroni di casa e un intero tempo(Il secondo al posto di Nielsen) ai quarti contro il Brasile. La danimarca perderà 3 a 2 ma Toffe non perde occasione per far vedere di che pasta è fatto non girandosi di spalle come erano soliti fare tutti durate l'esecuzione di un calcio di punizione di Roberto Carlos,un gesto spavaldo di chi in campo non teme niente e nessuno semmai sono gli altri a dover temere lui. Nel 1999 il primo piccolo guaio con la giustizia,in un locale di Aarhus Stig ha un diverbio con un ragazzo di 24 anni,gli animi si surriscaldano e il ragazzo soccombe,il Bulldog di Hornig viene condannato a 20 giorni di carcere con la condizionale. Nel 2000 dopo l'ennesimo prestito all'AGF passa nuovamente all'Amburgo. Sempre nel 2000 Stig tenta di aprire un locale nella sua città,il sindaco visto il giro di amicizie equivoche di Tofting(leggi Hells Angels)nega ogni permesso,Tofting non si perde d'animo e si candida a sindaco con una lista civica. Il numero largo di consensi che ottiene il nostro Toffe porta alle dimissioni del primo cittadino con conseguente abbandono della corsa al municipio da parte dello stesso Tofting che spiana così la strada al nuovo sindaco che concede subito tutte le licenze. Arrivano i mondiali nippocoreani,questa volta Stig vive l'evento da protagonista essendo uno dei giocatori più affermati della sua selezione. A pochi giorni dall'inizio della rassegna lo spogliatoio viene scosso da una furibonde lite. Tofting per scherzo lancia dei cubetti di ghiaccio (o forse un freezer intero)a Gronkjaer, un cubetto lo colpisce violentemente all'occhio costringendo l'allora centrocampista del Chelsea alle cure,si accenderà una clamorosa rissa tra i due sedata a stento dai compagni. Il giorno della vigilia il ritiro danese è nuovamente scosso,sempre a causa di Tofting,questa volta vittima. La rivista di gossip "Se eg hoer" pubblica un articolo che rivela dell'omicidio suicidio dei genitori, Stig aveva sempre tenuto per se quella storia e soprattutto non ne aveva fatto parola con i suoi tre figli. L'intera Danimarca rimane in un primo momento scioccata da quella notizia orrida,in un secondo momento rimane indignata per il colpo basso e vile messo a segno dalla rivista,tanto è vero che in seguito a questa storia il direttore del giornale in questione Peter Salskov viene rimosso dall'incarico,questo per far capire come i danesi amino il loro "Tagliaerba". Tagliaerba come lo chiamava Richard Moller Nielsen ct della sua prima convocazione in nazionale(nonchè campione d'Europa nel 1992),diceva che spazzava tutto il campo e dove passava lui non cresceva più l'erba . Al mondiale Tofting ha come partner di centrocampo Gravesen,una coppia che se per puro caso ti ritrovi ad incontrare per strada non solo cambi marciapiede ma cambi anche residenza. Due molossi che randellano e ripartono,Toffe è uno degli artefici del primo posto del girone,girone che vedrà eliminata la Francia campione del mondo in carica,proprio grazie al due a zero rimediato nell'ultima partita contro gli scandinavi. Tofting durante la manifestazione verrà paragonato da qualche "Esperto"di calcio italiano a Gennaro Gattuso,un empietà ,in primo luogo perchè semmai si può paragonare Gattuso a Tofting e comunque perchè Gattuso in confronto a Stig è Shirley Temple. Nonostante il primo posto nel girone la Danimarca pesca male trovando l'Inghilterra arrivata seconda dietro la Svezia. Prima degli ottavi Tofting annuncia il ritiro dalla nazionale al termine del mondiale,arriva quindi il 3 a 0 a favore della perfida albione,Tofting uscirà al minuto 58 con il risultato già fissato sul 3 a 0 e con un ammonizione,la sua carriera con la nazionale si chiuderà così. I giocatori tornati a Copenaghen decidono comunque di festeggiare, per farlo prendono un tavolo al Ketchup cafè. La birra scorre e i giocatori cominciano a cantare ad urlare e a scherzare tra di loro. Fanno baccano, il che probabilmente disturba altri clienti. Ora io no so davvero come sia saltato in mente al direttore del locale Patrick De Neef di andare a chiedere di fare più piano proprio a Stig,so solo che Toffe si dimostro subito poco propenso al dialogo tirando una testata che apre il cranio del povero Patrick,in soccorso arriva allora lo chef del locale ma ce ne sono anche per lui. Tofting viene arrestato,passa la notte in cella,il giorno dopo porge le sue più sentite scuse alle sue vittime che lo perdonano,purtroppo però la denuncia era gia partita dall'ospedale dove De Neef si era fatto suturare la fronte. Prenderà 4 mesi e sconterà la pena, rescindendo il contratto con il Bolton squadra dove si trasferì dopo il mondiale per via dei continui litigi con il nuovo tecnico dell'Amburgo Kurt Jara. Il 2003 è l'anno di una nuova tragedia,perde un figlio di appena 22 giorni per via di una meningite. A luglio decide di cambiare aria e firma un contratto di sei mesi per il Tianjin Teda squadra di prima divisione cinese. Nel 2004 torna al suo grande amore l'AGF. A Luglio 2004 è nuovamente protagonista di una rissa spintonando violentemente un uomo durante una lite per il traffico,a quanto pare questo "Folle"si era permesso di mostrare il dito medio a Toffe. A Dicembre l'Aarhus lo licenzia ufficialmente per aver saltato un allenamento,in realtà molti sostengono che Stig alla festa di natale organizzata dalla squadra abbia malmenato svariati compagni. Si trasferisce dunque in Svezia al BK Hachen,per passare poi a fine stagione al Randers squadra di superliga danese. Con il Randers darà l'addio al calcio a 37 anni nel 2007. Dal 2007 al 2009 sarà vice allenatore sempre al Randers,per poi nel 2010 ricoprire questo stesso ruolo all'AGF per l'ennesimo ritorno nel club che lo lanciò nel lontano 1988. Oggi Stig ha lasciato l'AGF ed è ora il commentatore di punta di Canal 9 dove elegante e sorridente prende parte ad una trasmissione sportiva. "NO REGRETS" nessun rimpianto recita l'enorme tatuaggio stampato sul suo addome,nessun rimpianto per le sue scelte,per la sua carriera,per la sua storia personale,il motto di uomo che nella vita ha dato tanti pugni e che dalla vita tanti pugni ha preso. NO REGRETS ,nessun rimpianto il motto adatto ad un tagliaerba,un bulldog,un vichingo o più semplicemente a Stig Tofting.

Foto: Personaggi da BAR SPORT,
Stig Tofting.
Amici del Bar Sport oggi vogliamo parlarvi di un grandissimo giocatore che durante gli anni '90 ci ha entusiasmato alla grande, ma non con dribbling, veroniche, punizioni o giocate spettacolari, perchè Stig Tofting in campo non giocava, lavorava proprio come quando da giovane per vivere, azionava carrelli elevatori. Horning è un paesino della contea di Arhus,8 mila anime incorniciate nel più classico dei paesaggi scandinavi è qui che nasce Stig. Immaginatevi questa scena,un tredicenne torna a casa dagli allenamenti,apre la porta e trova padre e madre morti, agghiacciante,una di quelle cose che ti può rovinare l'esistenza per sempre,specie quando scopri che è stato tuo padre ad uccidere tua madre per poi togliersi la vita. Questa sinceramente è un qualcosa che non avrei voluto scrivere,ma che in seguito vi farà capire quanto è amato "Toffe"in Danimarca. L'adolescenza turbolenta porta il giovane Stig a frequentare giri poco raccomandabili in quel di Aarhus. Pare fosse nel giro della banda di motociclisti degli Hells Angels, sembra che rimase invischiato addirittura in qualche sparatoria,voci lo vorranno in seguito implicato in un furto d'oro,oro poi fatto fondere in Germania,tante sono le storie ma una sola verità inoppugnabile,Stig Tofting era prima di tutto uno straordinario calciatore unico nel suo genere. Comincia la sua carriera nel 1988 militando nell'AGF Aarhus dove fino al 93 raccoglie quasi un centinaio di presenze. Qualcuno comincia ad accorgersi di lui,di quel mastino che corre e lotta a tutto campo difendendo con irruenza e sradicando palloni dalle gambe dell'avversario,l'Amburgo ci butta un occhio è lo ingaggia in quella stagione arriva pure l'esordio in nazionale,contro gli Usa a Tampa. Nel 94 l'Amburgo lo da in prestito all'Odense e nel 95 dopo un prestito l'AGF si riappropria del cartellino,collezionerà altre 70 presenza mettendo a segno anche qualche rete,poi passerà ai rivali dell'Odense per la seconda volta e quindi al Duisburg è il 1997. Grazie al Duisburg Stig viene convocato per il mondiale Transalpino,dove giocherà uno spezzone nel girone contro i padroni di casa e un intero tempo(Il secondo al posto di Nielsen) ai quarti contro il Brasile. La danimarca perderà 3 a 2 ma Toffe non perde occasione per far vedere di che pasta è fatto non girandosi di spalle come erano soliti fare tutti durate l'esecuzione di un calcio di punizione di Roberto Carlos,un gesto spavaldo di chi in campo non teme niente e nessuno semmai sono gli altri a dover temere lui. Nel 1999 il primo piccolo guaio con la giustizia,in un locale di Aarhus Stig ha un diverbio con un ragazzo di 24 anni,gli animi si surriscaldano e il ragazzo soccombe,il Bulldog di Hornig viene condannato a 20 giorni di carcere con la condizionale. Nel 2000 dopo l'ennesimo prestito all'AGF passa nuovamente all'Amburgo. Sempre nel 2000 Stig tenta di aprire un locale nella sua città,il sindaco visto il giro di amicizie equivoche di Tofting(leggi Hells Angels)nega ogni permesso,Tofting non si perde d'animo e si candida a sindaco con una lista civica. Il numero largo di consensi che ottiene il nostro Toffe porta alle dimissioni del primo cittadino con conseguente abbandono della corsa al municipio da parte dello stesso Tofting che spiana così la strada al nuovo sindaco che concede subito tutte le licenze. Arrivano i mondiali nippocoreani,questa volta Stig vive l'evento da protagonista essendo uno dei giocatori più affermati della sua selezione. A pochi giorni dall'inizio della rassegna lo spogliatoio viene scosso da una furibonde lite. Tofting per scherzo lancia dei cubetti di ghiaccio (o forse un freezer intero)a Gronkjaer, un cubetto lo colpisce violentemente all'occhio costringendo l'allora centrocampista del Chelsea alle cure,si accenderà una clamorosa rissa tra i due sedata a stento dai compagni. Il giorno della vigilia il ritiro danese è nuovamente scosso,sempre a causa di Tofting,questa volta vittima. La rivista di gossip "Se eg hoer" pubblica un articolo che rivela dell'omicidio suicidio dei genitori, Stig aveva sempre tenuto per se quella storia e soprattutto non ne aveva fatto parola con i suoi tre figli. L'intera Danimarca rimane in un primo momento scioccata da quella notizia orrida,in un secondo momento rimane indignata per il colpo basso e vile messo a segno dalla rivista,tanto è vero che in seguito a questa storia il direttore del giornale in questione Peter Salskov viene rimosso dall'incarico,questo per far capire come i danesi amino il loro "Tagliaerba". Tagliaerba come lo chiamava Richard Moller Nielsen ct della sua prima convocazione in nazionale(nonchè campione d'Europa nel 1992),diceva che spazzava tutto il campo e dove passava lui non cresceva più l'erba . Al mondiale Tofting ha come partner di centrocampo Gravesen,una coppia che se per puro caso ti ritrovi ad incontrare per strada non solo cambi marciapiede ma cambi anche residenza. Due molossi che randellano e ripartono,Toffe è uno degli artefici del primo posto del girone,girone che vedrà eliminata la Francia campione del mondo in carica,proprio grazie al due a zero rimediato nell'ultima partita contro gli scandinavi. Tofting durante la manifestazione verrà paragonato da qualche "Esperto"di calcio italiano a Gennaro Gattuso,un empietà ,in primo luogo perchè semmai si può paragonare Gattuso a Tofting e comunque perchè Gattuso in confronto a Stig è Shirley Temple. Nonostante il primo posto nel girone la Danimarca pesca male trovando l'Inghilterra arrivata seconda dietro la Svezia. Prima degli ottavi Tofting annuncia il ritiro dalla nazionale al termine del mondiale,arriva quindi il 3 a 0 a favore della perfida albione,Tofting uscirà al minuto 58 con il risultato già fissato sul 3 a 0 e con un ammonizione,la sua carriera con la nazionale si chiuderà così. I giocatori tornati a Copenaghen decidono comunque di festeggiare, per farlo prendono un tavolo al Ketchup cafè. La birra scorre e i giocatori cominciano a cantare ad urlare e a scherzare tra di loro. Fanno baccano, il che probabilmente disturba altri clienti. Ora io no so davvero come sia saltato in mente al direttore del locale Patrick De Neef di andare a chiedere di fare più piano proprio a Stig,so solo che Toffe si dimostro subito poco propenso al dialogo tirando una testata che apre il cranio del povero Patrick,in soccorso arriva allora lo chef del locale ma ce ne sono anche per lui. Tofting viene arrestato,passa la notte in cella,il giorno dopo porge le sue più sentite scuse alle sue vittime che lo perdonano,purtroppo però la denuncia era gia partita dall'ospedale dove De Neef si era fatto suturare la fronte. Prenderà 4 mesi e sconterà la pena, rescindendo il contratto con il Bolton squadra dove si trasferì dopo il mondiale per via dei continui litigi con il nuovo tecnico dell'Amburgo Kurt Jara. Il 2003 è l'anno di una nuova tragedia,perde un figlio di appena 22 giorni per via di una meningite. A luglio decide di cambiare aria e firma un contratto di sei mesi per il Tianjin Teda squadra di prima divisione cinese. Nel 2004 torna al suo grande amore l'AGF. A Luglio 2004 è nuovamente protagonista di una rissa spintonando violentemente un uomo durante una lite per il traffico,a quanto pare questo "Folle"si era permesso di mostrare il dito medio a Toffe. A Dicembre l'Aarhus lo licenzia ufficialmente per aver saltato un allenamento,in realtà molti sostengono che Stig alla festa di natale organizzata dalla squadra abbia malmenato svariati compagni. Si trasferisce dunque in Svezia al BK Hachen,per passare poi a fine stagione al Randers squadra di superliga danese. Con il Randers darà l'addio al calcio a 37 anni nel 2007. Dal 2007 al 2009 sarà vice allenatore sempre al Randers,per poi nel 2010 ricoprire questo stesso ruolo all'AGF per l'ennesimo ritorno nel club che lo lanciò nel lontano 1988. Oggi Stig ha lasciato l'AGF ed è ora il commentatore di punta di Canal 9 dove elegante e sorridente prende parte ad una trasmissione sportiva. "NO REGRETS" nessun rimpianto recita l'enorme tatuaggio stampato sul suo addome,nessun rimpianto per le sue scelte,per la sua carriera,per la sua storia personale,il motto di uomo che nella vita ha dato tanti pugni e che dalla vita tanti pugni ha preso. NO REGRETS ,nessun rimpianto il motto adatto ad un tagliaerba,un bulldog,un vichingo o più semplicemente a Stig Tofting.