Un brindisi al cielo per te Eddie, uno di noi, uno da BAR SPORT.
giovedì 16 maggio 2013
Eddie Cavanagh, il primo "hooligan"
E' sabato 14 maggio del 1966 e allo stadio di Wembley va in scena la
finale di Coppa d'Inghilterra. A sfidarsi sono lo Sheffield Wednesday e
l'Everton di Harry Catterick. Tra le 100 mila
persone che affollano le tribune dell'Empire Stadium c'è un uomo che
segue la sua squadra del cuore ovunque. Il suo nome è Eddie Cavanagh
(accento sulla seconda vocale). Eddie è nato a Huyton, un sobborgo di
Liverpool. E' una persona simpatica e socievole. Ma anche un poco
bizzarra. Le pareti delle stanze del cottage nel quale vive sono tutte
pitturate di blu. La sua vita ruota attorno all'Everton, la sua squadra
del cuore. Eddie Cavanagh non era proprio sconosciuto dalle parti di
Goodison. Egli, infatti, giocò per qualche anno nelle giovanili del
Club, ma non ebbe molta fortuna. Ma il 14 maggio del 1966 entrerà
definitivamente non solo nella storia dei Toffees, ma anche in quella
del football made in England. Come sempre al seguito della sua squadra
si presenta ai cancelli di Wembley per assistere alla finale. Le cose
per i Blues, però, si mettono male: vanno sotto di una e poi di due
reti. Eddie, come tutti i tifosi evertoniani, è abbattuto. Ma l'Everton
di Catterick è di pasta dura e nel giro di 5 minuti una doppietta di
Trebilcock porta le sorti in parità. I tifosi sono in visibilio e Eddie
non sta più nella pelle o, per dirla con parole sue, ha una bicicletta
al posto delle gambe. Non resiste, scavalca quella cancellata che lo
separa dal campo ed entra sul terreno di gioco. Vuole andare ad
abbracciare l'autore della doppietta. La sua corsa nel campo è festante,
quasi buffa. Ma i poliziotti ovviamente gli piombano addosso. Lo
inseguono, ma lui vuole a tutti i costi abbracciare Trebilcock. Ma un
poliziotto corre più forte di lui e lo afferra per la giacca. La sua
corsa pare terminata, ma arriva il colpo di genio. Eddie Cavanagh si
lascia sfilare immediatamente la giacca e il pubblico ufficiale perde
l'equilibrio e cade per le terre con la giacca di Cavanagh in mano. Lo
stadio, senza distinzioni di colori, esplode in un boato come neanche
per un gol. Eddie nel frattempo prosegue la sua corsa, ma ormai è
braccato e un poliziotto lo atterra. A quel punto anche i giocatori
dell'Everton, increduli e divertiti allo stesso tempo, si avvicinano al
tifoso ormai circondato da poliziotti e lo abbracciano. Cavanagh non
verrà arrestato. Verrà semplicemente rispedito sugli spalti e
sorvegliato a vista. L'Everton segnerà ancora con Temple e vincerà la FA
Cup ma Eddie stavoltà se ne rimarrà buono sulle gradinate.Il giorno
dopo tutti i giornali daranno ampio risalto all'exploit di Cavanagh che
si guadagnerà l'ironico appellativo di "The First Hooligan".Oggi Eddie
Cavanagh, purtroppo, non c'è più. E' scomparso nel dicembre del 1999 a
seguito di una malattia incurabile. Ma il suo nome rimarrà indelebile
nell'immaginario collettivo dei tifosi inglesi. In una recente
intervista la figlia di Eddie spiega come ancora oggi vi siano tifosi
che vanno a vedere dove abitava suo padre, come per rendergli omaggio.
Un brindisi al cielo per te Eddie, uno di noi, uno da BAR SPORT.
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