mercoledì 22 maggio 2013

Intervista a "Profilo Basso"


  
                            Foto: Diamo oggi spazio ad un amico di Bar Sport, D. di Trieste creatore della fanzine "Profilo Basso". 
Una fanzine di nicchia che però sta gia suscitando parecchi consensi in giro per l'Italia....bando alle ciance.....buona lettura!
BAR SPORT, diamo spazio a chi ci mette passione


BS: Presentati se ti fa piacere....e raccontaci della tua fede calcistica.
PF: Ciao, sono D e provengo da Trieste. Seguo l’Unione Sportiva Triestina 1918 da quando mio padre ha avuto la malsana idea di portarmi allo stadio (allora era lo stadio Pino Grezar). Avevo circa 10 anni; poco mi importava di quello che succedeva nel rettangolo verde ma ero attratto da altro. Crescendo ho cominciato a seguire assiduamente le sorti dell’UST in casa e in trasferta cosa che con gli anni mi ha fatto stringere amicizie fraterne. 

BS: Come nasce l'idea di "Profilo Basso"?
PF: Profilo Basso nasce nell’estate 2012. Da tempo mi frullava per il cervello l’idea di creare una fanzine che parlasse di quello che vedo e che interessa a più di qualcuno. Come da titolo: Football, Music e Fashion. Ma non solo. La volontà di creare una fanzine cartacea vera e propria piuttosto che qualcosa di esclusivamente virtuale. Qualcosa che resti a distanza di anni, da poter conservare e catalogare; da poter leggere in treno, sul divano, al cesso o al pub. 
Ho anche creato una pagina virtuale su Facebook convinto del fatto che una presenza sul web in ogni caso è basilare per pubblicizzarsi e farsi conoscere in ambito nazionale e internazionale. Senza tutto ciò il successo che sta avendo Profilo Basso non sarebbe stato possibile.

BS: Che messaggio vuol portare ai suoi lettori "Profilo Basso"?
PF: Profilo Basso parla di passioni comuni. Vestirsi con stile, ascoltare la musica giusta e riscoprire la passione al di fuori del rettangolo di gioco!

BS: Raccontaci del lavoro che c'è dietro una fanzine.
PF: Anche se non sembra, dietro la stesura di una fanzine c’è un lavoro pazzesco. Alla base di tutto però deve esserci la passione. Prima di tutto bisogna decidere che contenuti inserire, cosa non facile perché ho l’obbligo di essere in grado di veicolare dei contenuti sufficientemente solidi in un’epoca che tutto è a portata di un “clic”.  
Gran parte degli articoli provengono da amici che mi mandano il resoconto di un concerto piuttosto che di una partita o la recensione di un determinato disco piuttosto che di un libro. Sono tante le persone che mi han chiesto spontaneamente di collaborare cosa che mi ha fatto veramente molto piacere. 
Detto ciò ci vuole anche un po’ di gusto nell’impaginare il tutto. Fatto questo, la fanzine è pronta e l’emozione che ti assale andando in tipografia a ritirare la tua “creatura” è qualcosa di incredibile. Ultimo passo la distribuzione che avviene a mano quando mi reco in altre città a trovare gli amici, alle serate, ai concerti e on-line tramite la pagina di Facebook. 
E’ bello vedere –e ne sono stato particolarmente stupito- come nel 2013 c’è ancora tanto fervore nel ricercare una fanzine cartacea. Tanti i complimenti che ho ricevuto cosa che mi spinge sempre più ad andare avanti con maggiore entusiasmo.

BS: Cosa pensi del movimento tifo di questi anni attorno al calcio e in altri sport in Italia?
PF: Attualmente ancora per due anni sono “fuori dai giochi”, ciò non toglie che la passione in me è ancora forte. Ho girato per anni lo stivale al seguito della mia squadra tra gioie e delusioni (più le seconde) e ne ho vissuti di momenti; sicuramente i più belli della mia vita i quali porterò sempre nel mio cuore. 
Ora l’UST gioca nel campionato d’eccellenza e tutto ciò ci ha dato un po’ di “ossigeno” ritornando al bel calcio che fu ma girare l’Italia senza tessera dopo aversi fatto centinaia di Km e trovarsi i cancelli sbarrati, uscire dallo stadio perché non ti lasciavano tenere lo stendardo appeso, diffide sempre più durature non sono di certo cose facili da digerire. Il movimento –per chi lo intende in una certa maniera- è ai suoi ultimi battiti. Massimo rispetto per chi ancora ci prova e si comporta in una certa maniera.  

BS: Sappiamo che sei appassionato di musica…. raccontaci dei tuoi generi preferiti e di come la musica riempie la tua vita.
PF: Diciamo che ho incominciato ad interessarmi di tutto questo diversi anni fa quando la radio passava “Parklife” dei Blur e “Da Da Da” degli Elastica. Era il periodo del Britpop e io ci sono completamente finito dentro. Compravo dischi, stavo ore ed ore ad ascoltarli in camera, leggevo riviste musicali e mi informavo su tutto ciò che “partoriva” questo fenomeno.  
Con gli anni le mie scelte musicali hanno virato ad altri generi quali il Northern Soul, lo Ska 2Tone e con il nuovo millennio verso l’Indie-Rock che è quello che ascolto più di frequente. Cerco sempre di conoscere gruppi nuovi (e internet a tal riguardo ha dato un aiuto non indifferente), andarli ad ascoltare in Italia e all’estero e parlare per ore ed ore al pub con amici che hanno la tua stessa passione. Da qualche anno in determinate occasioni metto su anche un po’ di musica e fino a qualche mese fa organizzavo assieme ad un amico dei dj-set al pub. Tutto questo mi ha portato a conoscere diversa gente che ora sono dei miei grandi amici, scoprire gruppi nuovi e prendere qualche sbronza di troppo.

BS: Considerazioni generali. Lasciaci pure i contatti per chi è interessato ad avere la tua fanzine.
PF: Innanzitutto grazie per avermi dedicato questo spazio. E colgo l’occasione per farvi i complimenti del bel lavoro che state portando avanti con “Bar Sport”. Vi rimando alla pagina Facebook della fanzine che ricordo è aggiornata quotidianamente e all’indirizzo e-mail dove si può ordinare Profilo Basso.

https://it-it.facebook.com/ProfiloBassoFanzine
profilobassofanzine@libero.it

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